Ciò che i savonesi sarebbe opportuno sapessero

CIO’ CHE I SAVONESI SAREBBE
OPPORTUNO SAPESSERO
(la funzione importante dei mass media)

 Siamo rimasti alquanto dispiaciuti nel constatare che i media savonesi della carta stampata hanno accennato con un piccolo trafiletto o addirittura ignorato l’argomento più importante dell’ultima Commissione II del Consiglio Comunale, promossa da noi del Gruppo Savona Capoluogo, su un progetto che i savonesi avrebbero dovuto vedere realizzato da tanto tempo, ma che non si è mai realizzato, perché chi ha governato la città per parecchi anni non è stato capace di realizzare o non aveva interesse a farlo.

La Commissione è stata convocata con lo scopo di coinvolgere tutti i partiti facenti parte del Consiglio Comunale, per discutere su un argomento che sta molto a cuore, a nostro parere, alla maggior parte dei cittadini savonesi e cioè la mobilità urbana.

 

 

L’aiuto dei mass media savonesi è di vitale importanza, perché l’opinione pubblica, specialmente in vista delle prossime elezioni comunali, deve saper distinguere fra chi si interessa della salute dei cittadini, della qualità della loro vita, ma anche del tempo che essi perdono  durante gli spostamenti in città e quindi  di ciò che perde in generale l’economia della città, per colpa di infrastrutture realizzate oltre 50 anni fa, che non sono state mai modificate o modificate in peggio, e chi invece di ciò non gliene importa più di tanto.

In verità la Commissione II ha dato un risultato positivo perché i Consiglieri di tutti i partiti partecipanti, con la sola eccezione di quelli del PD, che hanno abbandonato la Commissione  (i lettori che ci stanno leggendo attenti ai dettagli capiranno anche perchè!), si sono chiesti come mai non si è pensato, prima d’ora, di realizzare un’opera così importante e probabilmente meno costosa di tante altre opere effettuate, inclusa la fantomatica Aurelia Bis, che non risolverà certamente il problema, ma che probabilmente lo aggraverà.

 

 

Doveva essere facilmente prevedibile  che un porto, che ha avuto la sua massima espansione negli anni 70 con la costruzione della nuova diga foranea e la creazione della darsena alti fondali, realizzata per far fronte alla epocale rivoluzione dei trasporti, avrebbe dovuto dotarsi di una nuova infrastruttura dedicata  porto-autostrade, per eliminare  il collo di bottiglia dell’attraversamento della città, conseguente alle nuove esigenze portuali.

Di fronte alle continue e forti lamentele dei Sindaci delle Albissole, al contrario, si è pensato di dare loro una risposta, caricando su Savona il traffico che si andava a togliere ai ridenti paesi a noi limitrofi, complicando ulteriormente la situazione della nostra città (vedi il tracciato in rosso, deciso dal PUC approvato dai membri del Consiglio Comunale di Savona di allora, contrassegnati con il pallino rosso), in contrapposizione con il tracciato in  giallo prospettato Martedi scorso in Commissione dall’Ing. Forzano.

Il primo lungo di 9,5 km di cui metà in percorsi urbani, mentre l’altro di 2,4 km totalmente fuori da percorsi urbani.

 

 

Ma veniamo ai nostri giorni:

Già io nell’ultimo Consiglio Comunale avevo sottolineato che nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, al capitolo 3 “infrastrutture e mobilità sostenibile” vi sono a disposizione 31,98 miliardi di euro per progetti da presentare per la prossima programmazione europea 2021/2027.

Al punto 3/2 vengono previsti finanziamenti per la realizzazione di interventi sistemici all’accessibilità portuale, in particolare per l’ultimo miglio.

L’unica soluzione per fare entrare e uscire i mezzi pesanti in porto direttamente dalle infrastrutture extraurbane, liberando la città da un traffico  sempre più soffocante e che tenderà sempre di più ad aumentare e che la città non può più sopportare, è la realizzazione di un tunnel che bypassi completamente l’area urbana.

 

 

Ed è per questo che abbiamo chiesto la convocazione di questa Commissione, per verificare la fattibilità dell’opera sotto l’aspetto tecnico e prossimamente chiederemo nuovamente la convocazione di un’altra Commissione, per verificare le possibilità di accesso ai finanziamenti destinati a queste opere, denominate “dell’ultimo miglio”.

I cittadini savonesi devono essere consapevoli che, il traffico pesante che circola nella nostra città diretto o proveniente dal porto, non soltanto crea disagio e costi alla cittadinanza in termini di consumo di manto stadale (costi a carico totale delle casse comunali) e di tempo perduto per le innumerevoli code che crea, ma è spesso causa di malattie di tipo respiratorio, per non parlare delle conseguenze derivanti dall’inquinamento acustico, che coinvolge non solo il sistema uditivo, ma anche altri apparati, i quali subiscono maggiormente lo stress cronico del rumore di fondo, rispetto al quale l’orecchio ha fatto ormai l’abitudine.

 

 

Tutti problemi di cui la cittadinanza dovrebbe essere edotta e la conoscenza dei quali, crediamo, sia più importante rispetto a quella dello spostamento dei bagni La Playa in una zona o altra di Savona, argomento ampiamente trattato sui giornali di mercoledì con riferimento alla Commissione della quale si è parlato.

Vi è da dire che Uomini Liberi, che mi da la opportunità di informare i lettori, assieme a Savona News e altri giornali on line fanno un ottimo servizio di informazione e di questo i cittadini devono riconoscerne il merito; ma, siccome non tutti i cittadini sono in grado di usare la tecnologia, la carta stampata dovrebbe contribuire maggiormente ad una informazione più esaustiva.

 

 SILVIO ROSSI  Gruppo Consiliare Savona Capoluogo  

 

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