TRUCIOLI SAVONESI
spazio
di riflessione per Savona e dintorni
Dalla rivista mensile MicroMega in edicola dal 12 gennaio
CARI PINOCCHI DELLA FASE DUE, CHE FINE HA FATTO LA FASE UNO? ( 2° parte)
Da Prodi a D'Alema, da Pecoraro Scanio a Violante, da
Bersani a Mastella, tutti si sono riempiti la bocca di grandi
promesse: abrogazione delle leggi vergogna, legge sul conflitto
di interessi, sospensione della riforma dell 'ordinamento
giudiziario, superamento della legge 30... Tutte puntualmente
disattese nei primi otto mesi di governo.
MARCO TRAVAGLIO
Meno s'intercetta, meglio è
«
Sulle intercettazioni non occorre un provvedimento del governo» (Massimo Brutti, responsabile giustizia Ds, la Repubblica, 20-8-2005). «Non accetteremo alcuna convergenza sul ddl Berlusconi che limita il ricorso alle intercettazioni. Il centro-destra vuole approfittare del polverone per indebolire i poteri di indagine, frenare i procedimenti penali, rendere più difficile l'accertamento di responsabilità, specie a carico dei soliti noti» (Massimo Brutti, Ansa, 13-1-2006).Mani Punite
«Quelli che rubano bisogna metterli in galera. Purtroppo questo non si può fare perché la maggioranza, in genere, li protegge. Questo è il vero scandalo che i giornali dovrebbero denunciare e invece non lo fanno, per complicità» (Massimo D'Alema, 24-10-1988).
Dietro questa operazione [la nascita di Forza Italia] c'è tutto il vecchio centro politico che scalpita: quello presentabile e quello compromesso, acquattato in seconda fila, fino alla prossima amnistia» (Massimo D'Alema, 26-1-1994).
La magistratura ha disvelato e spezzato un intreccio perverso tra politica e affari, e in qualche caso tra politica, affari e criminalità che avvolgeva il paese. Penso che il paese voglia che quest'opera di verità, prima ancora che di giustizia, venga portata a compimento» (Massimo D'Alema, 24-1-1996).
«Penso che sia ingiusto attaccare Di Pietro e il pool di Milano, perché questi magistrati hanno reso un grande servizio al paese» (Massimo D'Alema, 20-7-1997).
«Su Tangentopoli capisco i sentimenti di una parte di quello che viene definito il popolo della sinistra. [...] C'è chi ha visto nell'azione della magistratura una sorta di riscatto. [...] Ebbene, mi dispiace, ma allora come oggi non sono mai riuscito a partecipare di quel sentimento, perché ho sempre avuto in spregio il giustizialismo, e sono rimasto fedele ai miei ideali della giovinezza. Sono rimasto un libertario» (Massimo D'Alema, Il Riformista, 11-9-2006).
Anticorruzione, si fa per dire
«Bisogna innanzitutto combattere la
corruzione, fenomeno ancora vivo, come prova il 42° posto che l'Italia ha
ottenuto nel 2004 nella classifica di Transparency International. [... ]
Maggiore attenzione sia ai reati connessi all'attività amministrativa, come la
corruzione, sia alla criminalità economica, che falsa le condizioni di
concorrenza e di mercato» [Per il bene dell'Italia. Programma di governo
2006-2011 dell'Unione, aprile 2006). «L'Ulivo decide di non cambiare. L'indulto
non sarà modificato in aula. Il provvedimento di clemenza di 3 anni comprenderà
anche i reati contro la pubblica amministrazione, da corruzione a concussione,
da abuso d'ufficio a reati finanziari, societari e fiscali» (Ansa, 20-7-2006).
«I reati contro la pubblica amministrazione, quelli finanziari e la corruzione
non hanno la stessa forza offensiva di violenza sessuale, terrorismo, mafia,
sequestro di persona, pedofilia» (Massimo Brutti, la Repubblica, 24-7-2006).
Indulto, inciucio, insulto
«Ecco le prime misure che i Ds
intendono far divenire "programma giudiziario" condiviso da tutta la coalizione:
far tabula rasa della ex Cirielli, della Pecorella e della legge sul falso in
bilancio, congelare la prescrizione a partire dalla prima sentenza di condanna.
E, nel contempo, realizzare nuove e più moderne prigioni» {Ansa, 14-1-2006).
«Il Senato approva definitivamente l'indulto» [Ansa, 29-7-2006).
«L'indulto di 3 anni comporterà, nell'immediato, la scarcerazione di 12.756
persone» (Clemente Mastella, Ansa, 27-6-2006).
«Fino a ieri 24.413 detenuti erano usciti grazie all'indulto in tutta Italia, di
cui 1.473 sono rientrati in carcere per recidiva. Se i recidivi mantengono un
trend di 650 ingressi al mese, nel giro di un anno e mezzo le carceri torneranno
a essere sovraffollate come prima» (Leo Beneduci, segretario dell'Organizzazione
sindacale autonoma di polizia penitenziaria, Ansa, 3-11-2006).
«Non c'è stato alcun detenuto
scarcerato con l'indulto che avesse rapporti col terrorismo» (Clemente Mastella,
la Repubblica, 4-8-2006).
«Sospetti di fiancheggiamento al terrorismo islamico sono stati scarcerati con
l'indulto. Li teniamo sotto controllo per espellerli in base alla legge
antiterrorismo» (Giuliano Amato, la Repubblica, 4-8-2006).
Tutti per uno: Previti
«Un provvedimento scandaloso, che
dimezza la prescrizione per usura, mafia, corruzione. Per dare una scappatoia a
Previti, si rimetteranno mafiosi e usurai in libertà» (Francesco Rutelli a
proposito della ex Cirielli, 15-12-2004).
«Il lodo Schifani, la salva Previti e tutte le leggi ad personam fatte per
salvare i suoi soci e amici le avete votate come un sol uomo, avete sfasciato la
giustizia a vostro uso fino a questa legge che abolisce l'appello del pm e che
Ciampi ha rinviato alle Camere!» (Francesco Rutelli a Berlusconi, Canale5,
20-1-2006).
«Cercano di salvare Previti con un'altra norma ad personam» (Massimo D'Alema, la
Repubblica, 1-11-2005).
«La salva-Previti è una porcata» (Anna Finocchiaro,14-12-2004).
«Ci davano dei matti quando parlavamo di scambio, e lo scambio eccolo qua: la
salva-Previti» (Gavino Angius, Ds, 5-7-2005).
«Sono contrario alla salva-Previti senza se e senza ma» (Fausto Bertinotti, la
Repubblica, 28-6-2005).
«Forza Italia ha proposto un parto scellerato alla Lega: ordinamento in cambio
di salva-Previti. Al Senato proseguiremo nel nostro ostruzionismo senza
indietreggiare di un millimetro perché questa è una legge ingiusta. La salva-
Previti garantisce l'impunità agli autori di gravi reati. Porrebbero
ribattezzarla la legge Houdini dal nome del mago che faceva scomparire cose e
persone» (Massimo Brutti, la Repubblica, 28-6-2005).
«Se non lasciamo nel testo la possibilità di far beneficiare dell'indulto anche
Cesare Previti, Forza Italia non voterà con noi questo provvedimento. E il
quorum per farlo passare è di due terzi» (Pierluigi Mantini, Margherita-Ulivo,
Ansa, 20-7-2006).
«Il Tribunale di Sorveglianza ha disposto che Previti e Pacifico possano lasciare il loro domicilio per due ore al giorno. Erano stati condannati a sei anni di reclusione per il reato di corruzione in atti giudiziari nel processo Imi-Sir. Metà della pena è stata condonata grazie alla legge sull'indulto» (Ansa, 27-9-2006).
Segreto di due Stati
«Nessun segreto di Stato sul caso Abu Omar» (Giovanni Lorenzo Forcieri, sottosegretario alla Difesa del governo Prodi, dinanzi alla commissione Difesa del Senato, 12-6-2006).
«Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti, Enrico Micheli, ha confermato - dopo che il premier, Romano Prodi, aveva il 4 agosto scorso scritto al Copaco per dire che non sussistono motivi per togliere il segreto di Stato apposto dal governo precedente — l'esistenza di accordi top secret tra Italia e Usa nell'ambito della guerra al terrorismo post 11 settembre. Accordi in cui rientrano anche le ex-traordinary renditions. "Alle nostre domande precise se le autorità americane avessero avvertito il governo italiano prima, dopo o durante il presunto rapimento di Abu Omar", riferisce il presidente del Copaco, Claudio Scajola, "Micheli ha risposto che su questo tema esiste il segreto di Stato, già comunicato dal governo Berlusconi e confermato allo stesso modo e negli stessi termini dal governo Prodi"» (Ansa, 25-10-2006).
Vergogna forever
«Dalla Cirami alla salva-Previti:
delle leggi ad hoc non salveremo nulla. Toglieremo tutti gli hoc. Perché la
legge è uguale per tutti: c'è scritto in tutti i tribunali d'Italia» (Romano
Prodi, la Repubblica, 28-10-2005).
«Purtroppo alcune norme, quando le avremo abolite, avranno fatto effetto:
chiuderemo le stalle quando i buoi saranno scappati, perché molte leggi sono
legate a scadenze precise» (Massimo D'Alema, la Repubblica, 20-10-2005).
«Una volta al governo, faremo subito un provvedimento per sospendere gli effetti
delle leggi ad personam e dopo le riscriveremo» (Piero Fassino, la Repubblica,
29-10-2005).
«La Cirielli è una legge a fini privati. È stato compiuto un altro grave strappo
istituzionale, è stata approvata un'altra legge ad personam che stravolge il
funzionamento della giustizia» (Piero Fassino, la Repubblica, 11-11-2005).
«Fassino ha messo tra le priorità l'azzeramento della legge ex Cirielli e la
Pecorella sull'inappellabilità, oltre alla necessità di riformare la
depenalizzazione del falso in bilancio. Per quanto riguarda la prescrizione, la
proposta dei Ds è quella di congelare i termini del decorso solo dopo
l'emissione di una sentenza di condanna, di primo o secondo grado» {Ansa,
14-1-2006).
«Bene il voto della Camera
sull'indulto. Ma da solo non basta, occorre al più presto azzerare le leggi ad
personam sulla giustizia varate dal centrodestra per tutelare interessi
particolari. È un impegno che ci siamo assunti in campagna elettorale e che ora
va mantenuto. Per questo ho depositato due disegni di legge: il primo cancella
con un semplice tratto di penna la legge Cirami sul legittimo sospetto tornando
alle norme precedenti che andavano bene e non avrebbero dovuto essere
modificate. Con il secondo vogliamo cancellare la ex Cirielli e ridisciplinare
la materia della prescrizione, sostituendo la prescrizione del reato con la
prescrizione del procedimento calcolando i termini in ogni singola fase del
processo ed eliminando dal conto il tempo perso per espedienti dilatori»
(Massimo Brutti, Ansa, 27-7-2006).
«Questa è solo l'ultima delle leggi vergogna: dovremo cambiarla profondamente e
sarà utile usare la ramazza» (Gavino Angius, Ds, Ansa, 15-2-2006).
«La Cirami e la Cirielli vanno abrogate e basta: rimetterci le mani è
impossibile. Il falso in bilancio deve tornare reato e la Cassazione dev' esser
salvata dalla paralisi totale cui la condanna la Pecorella» (Anna Finocchiaro,
L'Espresso, 20-7-2006).
«Cancellare le leggi vergogna, a cominciare dalla ex Cirielli e dalla Cirami»
(Guido Calvi,Ds , Ansa, 29-7-2006).
«Il problema non è tanto 1 o 2 voti di maggioranza, ma come si organizza un
programma strategico sulle cose proposte agli elettori: eliminare le leggi
vergogna e accelerare il processo penale e civile» (Luciano Violante, Ds, Ansa,
2-8-2006).
«Ora occorre restituire efficienza all'amministrazione della giustizia e
cancellare le pessime leggi vergogna ereditate dal centro-destra, a cominciare
dalla Cirami e dalla ex Cirielli. Ed è quel che faremo» (Piero Fassino, Ansa,
4-8-2006). «In Italia esiste una giustizia a due velocità: quella che colpisce i
cittadini poveri e quella di chi si può permettere avvocati ricchi e potenti
che, oltre ad essere in grado di interpretarle, sono anche in grado di scrivere
le leggi. La selva delle leggi ad personam va disboscata» (Massimo D'Alema,
Ansa, 13-1-2006).
«Noi ci impegniamo ad azzerare, a strappare via dal nostro ordinamento le leggi
volute dal centro-destra, a esclusiva tutela di interessi particolari. L'idea di
tenerci alle spalle anche soltanto in parte le leggi ad personam è assolutamente
inaccettabile. Vanno azzerate subito» (Massimo Bratti, Ansa, 13-1-2006).
«Un giudizio sulle leggi ad personam l'ha già dato il buon senso popolare,
chiamandole appunto ad personam, quindi bisognerà tirarle via. Compresa anche la
legge elettorale che ha levato la stabilità al paese» (Romano Prodi, Radio
anch'io, 19-1-2006).
«Abbiamo candidato Gerardo D'Ambrosio perché la sua competenza sarà utile al
momento di riformare la giustizia. Aboliremo le leggi ad personam, che hanno
stravolto l'ordinamento giudiziario» (Piero Fassino, Ansa, 7-2-2006).
«Le leggi ad personam bisogna cancellarle con un tratto di penna: sono contrarie
al principio costituzionale dell'uguaglianza di fronte alla legge» (Massimo
Brutti, Ansa, 1-3-2006).
«L'elenco delle leggi del governo Berlusconi da abrogare immediatamente sarebbe
troppo lungo, ma ci sono alcune gravissime ferite che vanno sanate al più
presto: la controriforma della Costituzione, la nuova legge elettorale e le
varie leggi ad personam. Dovremo poi intervenire per eliminare gli eccessi della
flessibilità, in realtà precarizzazione a vita, introdotti con la legge 30; per
correggere la riforma Moratti e il nuovo ordinamento giudiziario, per garantire
autonomia della magistratura e una giustizia certa uguale per tutti» (Romano
Prodi, Il Corriere Adriatico, 3-3-2006).
«Da buttare completamente ci sono solo le leggi ad personam, fatte per evitare
condanne specifiche, come le rogatorie, la Cirielli. [...] Cancelleremo queste
leggi che non sono giuste in toto; le altre le esamineremo, alcune le
riformeremo profondamente, come la legge sulla scuola e sul lavoro, la
cosiddetta legge Biagi: bisognerà migliorarle a fondo, perché hanno veramente
punti inaccettabili» (Romano Prodi, RadioSei, 17-3-2006).
«Auspico che in tempi brevi l'Unione presenti le più urgenti proposte di legge
per revocare le più devastanti "leggi vergogna" del centro-destra: falso in
bilancio, ex Cirielli e inappellabilità delle sentenze» (Vincenzo Siniscalchi,
Ds, Ansa, 5-5-2006).
«Sarebbe quanto mai utile e opportuno che in queste ore il governo facesse
sapere quali leggi ad personam approvate dalla destra intende rapidamente
abrogare. Sarebbe così chiaro che l'indulto non attenua minimamente il rigore
etico e giuridico della politica del centro-sinistra» (Piero Fassino, Ansa,
25-7-2006).
«Visto lo sconcerto che si coglie nell'elettorato, serve una svolta, un salto di
qualità nella politica della giustizia del governo. Dobbiamo abolire le leggi ad
personam della destra e varare una nuova disciplina dell'ordinamento
giudiziario» (Cesare Salvi, Ds, presidente commissione Giustizia del Senato,
31-7-2006).
«Le priorità sono: togliere di mezzo le leggi ad personam di Berlusconi. Portare
in parlamento una legge sul conflitto di interessi e la riforma della Gasparri»
(Francesco Rutelli, L'Espresso, 4-8-2006).
«A oltre sei mesi dalle elezioni il clima intorno alla giustizia è cambiato, ma
il bilancio della politica del nuovo governo è insoddisfacente e molte sono le
ragioni di preoccupazione, se non di allarme. Poco o nulla è stato fatto sul
piano organizzativo per contrastare lo sfascio a cui il precedente governo ha
condannato l'amministrazione della giustizia. La sospensione della controriforma
dell'ordinamento giudiziario è stata solo parziale e accompagnata da una
ristrutturazione arcaica e autoritaria delle procure, dal depotenziamento degli
strumenti di controllo del Csm sulle situazioni di sofferenza del sistema, dalla
carenza di indicazioni sul nuovo assetto della carriera dei magistrati. E
soprattutto manca un progetto, un'idea di giustizia capace di coinvolgere i
cittadini e di motivare chi nel mondo della giustizia opera. [...] Occorre
abrogare le leggi ad personam varate nella scorsa legislatura, che mortificano
il principio di uguaglianza e continuano a produrre effetti devastanti»
(documento di Magistratura democratica, Ansa, 21-11-2006).
«Non abbiamo né il tempo né l'intenzione di tenere occupato il parlamento per
mesi ed anni a correggere le leggi sbagliate del centro-destra (Giulio Santagata,
ministro per l'Attuazione del programma, l'Unità, 19-12-2006).