Mia Laigueglia, non gettare
alle ortiche il senso estetico!
di Sergio Bevilacqua
Alcune
riflessioni sulla raccolta differenziata a Laigueglia credo ci possano
stare. Sono ormai due settimane che
l'operazione, anche se stentatamente, è partita.
E, se è vero il detto che il fine giustifica i
mezzi, allora non si dovrebbe dire niente. Ma
alcune considerazioni si possono già fare. |
Ma
come, Laigueglia, entrata a far
parte del Club dei Borghi più belli
d'Italia, viene letteralmente riempita,
e per una durata notevole di tempo, di sacchetti
di colorata rumenta (tutti di plastica,
particolare non da poco) e così budello,
passeggiata, vicoli, piazzette e strade
adiacenti si riempiono in ordine sparso di
codesti contenitori (di plastica ripeto) tutte
le notti. E, venuto il dì di festa, anche di
pomeriggio per un paio di orette che considerato
il tempo di raccolta diventano tranquillamente
tre. Questo il primo appunto. Seconda considerazione:
proprio come un riflesso condizionato ( a me
capita così), chi guarda questi sacchetti che
sono in attesa di essere rimossi (e lo sono,
certo) fa andare il suo occhio a quello che
questi sacchetti gli ricordano. Allora è più
facile che si guardi al degrado che li circonda,
creato da graffitari imperversanti, vandali mai
castigati, lavori iniziati e mai finiti oppure
finiti in modo approssimativo e minuto
mantenimento assente totalmente. Così un nobile scopo viene
vanificato da un ritorno pubblicitario
assolutamente negativo. Forse si sarebbe dovuto
affrontare il problema in altro modo. Non sta a
me decidere fortunatamente ma, potendo
criticare, e credo che sia lecito, ho espresso
il mio personale punto di vista. Forse il fine non sempre è
giustificato dai mezzi. Bisognerà rifletterci
penso.
cordialmente Sergio Bevilacqua
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