TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
Piani di
sviluppo agricolo(19) – Che
belle aziende agrarie! A Loano Come
coltivare “mazzette”. E non solo Le
zone Sic? Aggirate. I giornali? Tacciono. L’abbuffata? Sì, ma per i
furbi. Qui
non abitano “toghe comuniste” e la confraternita “berluscones” festeggia
di Gilberto
Costanza Loano
– Segue l’approfondimento ed esame delle delibere approvate dalla Giunta
comunale dal 1999 ad oggi inerente i Piani Aziendali Agricoli,
raffrontati con altri dati e documenti. Incomprensibili
sono quei Piani Aziendali di Sviluppo Agricolo
approvati dalla Giunta comunale ove sono indicati solo terreni con
destinazione d’uso in atto a “bosco alto” e tutti in zona SIC (Siti
di Interesse Comunitari). Senza terreni destinati a coltivazione
esistono, in Liguria, vere aziende di sviluppo agricolo? Non è
possibile, ma a Loano sembra di sì! Ecco un esempio: G)
– Con delibera della Giunta
comunale n. 172 del 9 novembre 2005 è stato approvato il Piano Aziendale
a Torreggiani Elena, residente a Pietra Ligure la quale aveva
indicato terreni siti in Frazione Verzi, località “Castagnetta” e “Var
da Rivo”, censiti al N.C.T. al Fg. 7 con il mapp. 47 di mq. 1.580 ( nel
P.T.C.P. ricade per il 100% ad assetto: insediativo (zona IS-MA),
vegetazionale, geomorfologico; ricade per il 100% a vincolo:
idrogeologico e tutela paesistica; ricade per il 100% ad Aree SIC
(M.Ciazze Secche) dei Siti di Interesse Comunitari)
e al Fg. 11 con il mapp. 69 di mq. 8.540 (nel P.T.C.P. ricade per il
100% ad assetto: insediativo (zona ANI-MA), vegetazionale(zona
BCT-TRZ-BAT), geomorfologico (zona MO-B); ricade per il 100% a vincolo:
idrogeologico e tutela paesistica; ricade per il 20,52% a vincolo
Montana e per il 100% ad Aree SIC (M.Ciazze Secche) dei Siti
di Interesse Comunitari) per complessivi mq. 10.120 Il
Piano prevede un beneficio fondiario medio annuo di euro 3.179,51.
Aveva i requisiti previsti di agricoltore e poter così beneficiare delle
agevolazioni in essere per la categoria? Le colture in atto (?),
in base alle visure catastali, quantificano solo 6 giornata
lavorative (?) anziché il minimo previsto di 104 giornate.
Come è stato possibile l’approvazione del Piano di sviluppo agricolo
considerato che ha indicato solo due terreni con destinazione d’uso in
atto a “bosco”? E’ previsto l’abbattimento degli alberi??? Essendo solo
terreni a bosco quale Piano economico aziendale preordinato al
miglioramento fondiario dei terreni è stato presentato? Con quali
criteri il tecnico ha elaborato e presentato “la relazione
tecnico-illustrativa e conto economico aziendale e gli elaborati grafici
riportanti la planimetria di sviluppo, le opere di miglioramento e
l’ubicazione per la costruzione del fabbricato rurale? Era stata
presentata Le opere in
parte in difformità dal P.d.C. n. 67 del 29 marzo 2006 ed in parte in
assenza: realizzazione di un 2° piano interrato di mq. 25,00 collegato a
mezzo di scale al piano interrato; ampliamento della superficie del
piano interrato pari a circa mq. 100,00 posta in essere mediante una
diversa disposizione della muratura perimetrale lato sud, comportando
l’apertura di n. 2 finestre sul lato est e lo spostamento dell’accesso
carrabile dal lato sud al lato ovest; al piano unico fuori terra
spostamento di m. 2,00 verso nord di parte del corpo di fabbrica con
modifica dei prospetti e della pianta di copertura, sul prospetto sud
realizzati n. 3 finestre, sul prospetto est la creazione di n. 2 porte
finestre, sul prospetto nord si è accertato l’ampliamento di n. 2
finestre; in prospicienza del lato nord dell’edificio costruzione di
murature in calcestruzzo armato per realizzazione n. 2 piani di campagna
e n. 5 gradoni per uno sviluppo complessivo di circa mt. 53,00 è
presente una rampa di scale per il congiungimento del piano di campagna
delle dimensioni di mq. 9,00 per una larghezza di m. [r]
La descrizione delle opere abusive sembra carente in quanto non
sono indicati i locali previsti a progetto (come riportati in tanti
altri rapporti sul controllo dell’attività edilizia) inerente i Piani
Aziendali Agricoli con i presunti aumenti di volumi in difformità
del permesso di costruire. Difficile quindi configurare la proporzione
delle presunte opere abusive realizzate, con conseguente aumento di
volumi, che rende sicuramente più redditizia la nuova costruzione.
Incomprensibile l’omessa indicazione nel rapporto “ mancata
realizzazione del piano economico aziendale di miglioramento e sviluppo
fondiario” come indicato in tutti i rapporti redatti per i
Piani Aziendali agricoli. Da precisare che,
in realtà, vi è un altro caso in cui vi è stata l’omessa indicazione,
già trattato su Trucioli Savonesi n. 212 del 6 settembre 2009 dal
titolo Laddove fiorisce
l’agricoltura del cemento: esperti da tutta Europa a “scuola di
legalità”. Guarda
caso, era il coniuge Giancarlo Rebella e la stessa Elena
Torreggiani ai quali erano stati approvati ben due Piani
Aziendali Agricoli, con contestuali due permessi di costruire
per due nuove “case agricole”: uno nel 2004 e il secondo nel
2005. Ciò che aveva
colpito (già nel 2007) la nostra attenzione e quella dei verzini è stato
il constatare che era stato fatto uno sbancamento di una collina in
località “Castagnetta”, in terreni boschivi e soggetti alla normativa
Europea di zona SIC (Siti di Importanza Comunitari). E’ stata
realizzata, una nuova strada non prevista dal P.R.G. e, navigando
in internet con Google Earth, sembra che la stessa,
probabilmente, potrebbe congiungersi a monte ad un’altra strada
sterrata. La zona, oltre che
essere a vincolo SIC, è anche soggetto a vincolo di tutela
paesistica, ad assetto Vegetazionale e Geomorfologico. Insomma, una zona
in cui non si poteva concedere permessi di costruire. E’ bastato
richiedere ed ottenere l’approvazione, non di uno, ma di due Piani
Aziendali Agricoli, concessi ad uno stesso nucleo familiare (marito e
moglie). Tutto nella norma? Resta il fatto
curioso che chiunque avesse letto i rapporti sul controllo dell’attività
edilizia, relativi al mese di luglio 2009, redatti dalla Polizia
Municipale ai signori Giancarlo Rebella e Elena Torreggiani,
non avrebbe certamente dedotto che si riferissero a Piani Aziendali
di Sviluppo Agricolo. Tutti i rapporti vengono inviati
alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Savona (a norma di
legge), ma la stessa avrà capito che i rapporti in oggetto si riferivano
a Piani Aziendali Agricoli, vista l’anomalia di carenza nel
rapporto? Solo all’inizio del
2007 è stato sollevato il problema del mancato controllo su gli 80
Piani Aziendali di Sviluppo Agricolo
approvati dall’Amministrazione (dal 1999 al 2006) con interpellanze
presentate dai consiglieri di minoranza della lista civica “E’ Loano”. In seguito, da noi
ripreso e fatto oggetto di numerosi interventi pubblicati su Trucioli
Savonesi a cui, nel gennaio 2009, è seguito un dettagliato esposto
presentato dal WWF Italia Sezione Liguria alla Procura di Savona
la quale ha disposto l’apertura di un fascicolo. Perché sono stati fatti
detti controlli solo dopo ben cinque e quattro anni dal rilascio dei
permessi di costruire? Nei verbali, fra
l’altro, si legge “l’area antistante il prospetto sud risulta
spianata e sterrata per una superficie pari a circa mq. Non è una conferma
di avvenuto sbancamento nella zona SIC? Per anni tutti a Verzi
sapevano, vedevano e sentivano. Solo i nostri amministratori, il
consigliere delegato alla frazione, gli Organi preposti ai dovuti
controlli non hanno saputo, visto e sentito nulla in merito? Perché non
sono mai stati fatti controlli dal 1999 al 2006? Ma non siamo in
Sicilia, Calabria, Campania dove predomina l’antistato ed ognuno
fa i “fatti suoi”. Qui “La legge è uguale per tutti”.
Abbiate fiducia. Siate ottimisti. Su di noi veglia anche “La
Gazzetta di Loano”. (continua)
Gilberto
Costanza e-mail:
gilberto.costanza@alice.it
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