TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
Piani di
sviluppo agricolo(17) –
“Agricoltori furbi” per 10 anni
Loano vi accoglie e perdona
Vaccarezza & Il Secolo XIX: fare squadra sul turismo agricolo.
L’accoglienza è basilare. Garantito il “condono sine die”. Ma chi chiede
scusa ai contadini veri?
di Gilberto Costanza Loano
– Prosegue l’approfondimento e l’esame delle delibere approvate dalla
Giunta comunale, dal 1999 ad oggi, inerente i Piani Aziendali
Agricoli, raffrontati con altri dati e documenti, in parte anche
all’esame della Procura della Repubblica di Savona, con rapporti
giudiziari dei vigili urbani, sequestro di immobili, oltre ad esposti,
uno del WWF Italia: B)
– Con delibera della Giunta
comunale n. 93 del 10 giugno 2004 veniva approvato il Piano Aziendale a
Burastero Vittoria e Burastero Liliana residenti
rispettivamente in Loano e in Genova Rivarolo che avevano indicato i
terreni siti in località Prato del Poggio, Valloni e Orti Isola, censiti
al N.C.T. al Fg. 6 con i mapp. n. 412, 413 e al Fg. 7 con i mapp. n. 73,
102, 134, 142 per complessivi mq. 9.390 (da visure catastali risultano
9.260). I terreni risultano
in aree SIC (M. Carmo-M. Settepani e M. Ciazze Secche) di cui:
mq. Eppure era stato
rilasciato permesso di costruire una “casa agricola”. Era legittimo o
no? Probabilmente il Piano Aziendale è stato ceduto da Burastero
Vittoria e Burastero Liliana a Salvati Mario e
Sorace Maria. La cosa curiosa è che Salvati Mario e Sorace
Maria non risultano nell’elenco delle delibere di Giunta comunale di
approvazione dei Piani Aziendali di Sviluppo Agricolo.
I terreni con annesso Piano Aziendale sono stati ceduti a Salvati
Mario e Sorace Maria? Se sì, con atto notarile o con una
semplice volturazione del Permesso di Costruire? Non dovevano
comunque Salvati Mario e Sorace Maria presentare idonea
domanda al fine di legittimare a tutti gli effetti di legge il passaggio
di proprietà legato agli obblighi insiti nei Piani Aziendali? Il
primo Permesso di Costruire n. 145 rilasciato in data 6 settembre
2004 era intestato a Burastero Vittoria e Burastero Liliana?
Per lo stesso P.d.C. è stata presentata domanda di P.d.C. in sanatoria
da Salvati Mario e Sorace Maria? La procedura
adottata è legittima? Nell’elenco
rapporto fatto dalla Polizia Municipale di Loano, a seguito
controllo dell’attività edilizia nel mese di agosto 2008, si
legge: verbale n. 26.137 del 7 agosto 2008, pervenuto al Dirigente
Responsabile in data 22 agosto 2008 e in pari data avvio di procedimento
prot. 26.273 per opere in difformità dal P.d.C. n. 145 del 6 settembre
2004 attivato ai responsabili dell’abuso Salvati Mario e
Sorace Maria in qualità di proprietari delle opere e titolari del
P.d.C., di Edilcasa di Salvati Mario in qualità di esecutore
delle opere e Geom. Ferrando Emiliano in qualità di progettista e
direttore dei lavori. Le opere abusive fatte in Via per Verzi – Fg. 7,
mapp. 134 sono state realizzate in totale difformità al titolo
autorizzativo – cambio di destinazione d’uso dei vani destinati a
magazzino ricovero attrezzi e spogliatoio – realizzazione di una
finestra sul prospetto sud e mancata realizzazione di W.C. nel locale
interrato – mancata realizzazione del Piano Economico Aziendale. Zona
vincolata: paesaggistico – D.Legs. 42/04 art. 167 e 181. Nell’elenco
rapporto mese di ottobre 2008 i dati sopra elencati vengono integrati
dalla richiesta sanatoria urbanistica presentata da Salvati Mario
e Sorace Maria con prot. n. 32.604 del 24 ottobre 2008
ex art. 49 Legge Regionale n. 16 del 2008 e richiesta sanatoria
ambientale prot. n. 32.604 del 24 ottobre 2008 ex art. 181 D. Lgs. n. 42
del 2004. Nell’elenco
rapporto mese di marzo 2009 viene deciso l’atto di ingiunzione o di
ripristino prot. n. 11.063 del 17 marzo 2009 e nel rapporto mese di
aprile 2009 è indicato che in data 24 marzo 2009 è stata notificata
l’ingiunzione di demolizione o di ripristino nel termine di 90 giorni,
ossia entro il 24 giugno 2009. [r]
Procedura incredibilmente burocratica anche se confortata dalle numerose
leggi nazionali e regionali. Il tutto è iniziato nel giugno 2004 quando
Burastero Vittoria e Burastero Liliana hanno chiesto
l’approvazione di un Piano di sviluppo agricolo. Solo 4 anni dopo
l’approvazione del Piano di sviluppo agricolo si apprende che vi è stato
un controllo della Polizia Municipale che ha rilevato gli abusi
(presunti?) elencati. Ci troviamo di
fronte ad una procedura che ha portato in corso d’opera (?) nella
costruzione di una casa agricola la presunta cessione del Piano
Aziendale di Sviluppo Agricolo prima della
realizzazione del Piano Economico Aziendale. Verrà mai realizzato?
Sembra che chiunque possa fare abusi edilizi tanto c’è la possibilità di
presentare sanatorie urbanistiche, ambientali, paesaggistica e le stesse
tendono a sanare gli illeciti. Strano davvero: ci sono leggi che
regolamentano e che dovrebbero essere applicate e osservate, ma ci sono
successive leggi (sia nazionali che regionali) che prevedono sanatorie
in tutti i settori. Un condono “sine die” che umilia i tanti onesti! C)
- Con delibera della Giunta
comunale n. 26 del 1 febbraio 2000 veniva approvato il Piano Aziendale
a Gamba Domenico residente in Loano, proprietario dei terreni siti
in località “Santa Libera”, censiti al N.C.T. al Fg. 6 con
i mapp. n. 408, 509, 511, 516 e 713 e al Fg. 8 con il mapp. n. 209, per
complessivi mq. 6.865 (da visure catastali risultano 5.830). I terreni
risultano in aree SIC (M. Carmo-M. Settepani) di cui: mq. 460
seminativo arboreo, mq. Nell’elenco
rapporto fatto dalla Polizia Municipale di Loano, a seguito
controllo dell’attività edilizia nel mese di aprile 2009, si
legge: prot. n. 12.761 del 19 aprile 2009, pervenuto al Dirigente
Responsabile in data 29 aprile 2009 e in pari data avvio di procedimento
prot. 12.761, per opere abusive in difformità dal P.d.C. n. 197
del 7 giugno 2006 attivato al responsabile dell’abuso Arcari
Giambruno in qualità di proprietario committente e direttore dei
lavori. Le opere abusive fatte in località Pasti – Fg. 8, mapp. [r]
Caso simile al precedente di cui al punto B, con la costante che
entrambi sembrano “nascere dal nulla”. Nelle procedure di approvazione e
realizzazione di Piani Aziendali Agricoli non sono
riportati gli atti notarile di passaggio di proprietà dei terreni e
annessa concessione edilizia, formalizzati poi con atti necessari
deliberati dalla Giunta comunale e successivamente dall’Ufficio Tecnico
comunale per il rilascio dei Permessi di Costruire. La procedura
adottata lascia spazio a tante domande. Ad esempio: 1) - Sono stati
fatti gli atti notarili di passaggio di proprietà di tutti i terreni
facenti parte dell’approvazione dell’originario Piano Aziendale
di Sviluppo Agricolo? 2) - In caso contrario, come è stato
possibile la cessione del Piano Economico Agricolo che prevede la
costruzione di una casa agricola? 3) - E’ stato accertato che il
cedente, col passare degli anni, non abbia ceduto solo i diritti
previsti nel Piano Aziendale con annessi parte dei terreni? 4) -
Negli anni, sul/i terreno/i non oggetto di passaggio di proprietà, è
stato verificato se era già stata costruita una casa agricola? 5) - Non
è che sia in corso di costruzione una seconda casa agricola su terreni
che erano già stati indicati dal cedente nell’approvazione
dell’originario Piano Aziendale Agricolo? 6) -Se, non escludendo un
possibile contenzioso fra le parti, il mancato assenso o meno
dell’Amministrazione con atto pubblico deliberativo, quali sarebbero le
conseguenze? Con eventuali richieste danni al Comune? Vale la pena
ricordare che i primi piani aziendali sono stati approvati dall’anno
1999 e che solo dopo interpellanze presentate nel 2007 dai Consiglieri
comunali della lista civica “E’ Loano” si sono attivati i
primi controlli sulle costruzioni di case agricole nella zona di Via
Costino di Monte Carmelo e, in prevalenza, nella zona a monte
dell’autostrada dei Fiori nel territorio della frazione Verzi. Con un attento
esame delle delibere interessate dall’approvazione dei Piani Economici
Agricoli, incrociando dati e persone citate, con visure a catasto
terreni, confrontando date, ecc. siamo arrivati alla diciassettesima
puntata sull’approvazione dei Piani Aziendali di Sviluppo
Agricolo in Loano. Molto seguite dai
lettori, alcuni hanno fatto richiesto di avere copia delle prime dodici
puntate pubblicate da Trucioli Savonesi. Ben volentieri abbiamo
aderito e siamo disponibili ad esaudire altre richieste. A Loano non sono
tutti di “forza illegalità”. Non tutti si sono iscritti e
tifano la “scuola della sfacciataggine”. Non parliamo di
reati, bensì di “decoro istituzionale”. Le copie stampate
sono state messe a disposizione del Presidente Marco Piombo del
WWF Italia – Sezione Liguria, con un esposto alla Procura
della Repubblica c/o Tribunale di Savona, nel mese di gennaio 2009. Da allora E’ l’esordio di un
capitolo triste, umiliante, nella gloriosa storia di questa città, ricca
di personaggi pubblici di cui essere fieri per esempi di rettitudine e
generosità. Ci sono strade, piazze, lungomare che li onorano e ci
rendono orgogliosi. A Verzi
qualcuno voleva “nascondere” le pagine peggiori della “convivenza
civile”, con il gioco dei “guadagni facili”, la corsa al denaro “nero”.
Contando su chi? Sarebbe un atto di
giustizia smascherare (non ci interessano gli imputati, le imputazioni,
le sentenze) i mariuoli di questa politica del territorio. Un tempo si
chiamava “corruzione ambientale”. Oggi, forse, “macchina che crea
consenso, porta voti”. Poco importa se puzzano o sono profumati. Se
calpestano il principio di eguaglianza tra cittadini sancito dalla
Costituzione. Se sono un insulto ai contadini veri, ai loro sudori,
delle generazioni che ci hanno preceduto. Un’ agricoltura povera, ma
onesta, caduta in disgrazia. (continua)
Gilberto
Costanza e-mail:
gilberto.costanza@alice.it
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