LETTERE ALLA REDAZIONE
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ALASSIO 2009
Post: UNA STORIA LUNGA 16 ANNI
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Un commento per Franco Astengo

Egregio,

leggo il suo truciolo sulle liste gemelle e dissidenti…

 Lei ovviamente è molto preparato, ed io sull’argomento in generale ho ben poco da confrontare.

Posso solo prendere spunto da quello che lei dice, per sollevare, con un velo leggero di simpatica polemica, un paio di riflessioni.

 Lei parla, ad esempio, della gestione fallimentare della giunta provinciale uscente.

Il fatto è che la stessa è quella che si lamentava della precedente “giunta fallimentare uscente” durata 10 anni, e che chiedeva ,dopo aver compilato l’elenco delle magagne, il voto per poterle rimettere in ordine (ricordo che trasecolai, a vedere il programma e i propositi, sembravano le proposte dell’opposizione alla giunta uscente). Si ricorda, vero, che erano dello stesso schieramento? Allora forse per giunta fallimentare bisognerebbe guardare con continuità a lustri, indietro e non fermarsi solo al primo.

Allora, però, davanti a questa forma di proclami, non ebbe a lamentarsi. Forse c’era qualche schieramento nella coalizione – nuova rispetto alla precedente, con l’ingresso di Rifondazione – per la quale “tifava per fede”?

Lei dice che a causa dello sbarramento del 4%, la sinistra italiana non sarà presente a Strasburgo, probabilmente. Secondo lei, un movimento politico che non riesce a rappresentare poco più di 2 milioni di italiani, inclusi bambini –che non votano - dovrebbe poter dire la sua in Europa, non avendo tale valenza nemmeno in Italia? Questo a prescindere dal colore, sia chiaro.

In generale, stante la libertà in Italia di poter provare ad aver voce, e raccogliendo un consenso sparuto ed esiguo, come chiunque comunque provi ad averlo -  ricordiamo che persino Flavia Vento ha preso qualche voto,  in una tornata di elezioni regionali – è giusto dare rappresentanza anche a chi rappresenta una esigua, seppur rispettabile e legittima, dissidenza?

 Per lei, quindi, la sinistra italiana vale meno del 4%? E in tal caso, anche a fronte della domanda precedente, a che titolo darle più voce di quella che ha già? Si vede che agli italiani non interessa.. o forse, tutti, non hanno capito?

 Infine.. perché votare “contro” la destra? La destra non è il diavolo fine a sé stesso, bensì uno schieramento con un programma che può non piacere, ma “pare” condiviso da una forte percentuale degli italiani. Votare “contro” significa comunque votare a favore di nulla, nel senso.. non mi interessa cosa proponi, purchè sia ”contro”.. lo trovo riduttivo..non le pare? Poi. Contro per partito preso, o contro qualcosa di concreto? Perché io ‘sto contro non l’ho mai capito.. contro “loro”? e se “loro” facessero delle cose buone? O contro a prescindere?

 Votare contro non è entusiasmante, anzi.. non mi viene neppure voglia di farlo, io personalmente non gradisco l’invito a votare contro.

Io voglio votare a favore.. di qualcosa, che mi piaccia, che possa capire, che possa condividere.

 Per votare contro sto a casa, sinceramente, non voglio far la guerra a nessuno, io. Ovvio, parlo per me.

 Ma chi ambisce al fare le cose “contro”...mia libera opinione.. vuol dire che idee non ne ha, ma ha sempre da dire “contro” gli altri..

“così non va bene.. e come andrebbe bene, secondo te? Non lo so, ma non così.. e comunque non ‘loro’ qualsiasi cosa propongano”

Per il resto, io posso anche condividere a linee generali il suo “pezzo”, solo che .. se becchi il topo nella trappola, non é la prima volta che cerca di rubare il formaggio.. di solito.

 Solo che si dovrebbero  “denunciare” sempre, non solo quando si viene esclusi dai giochi.. avendone i mezzi, ovvio ^^ NON credo che in precedenza fossero dei santi e puri, non stanno inventando nulla, secondo me – sempre secondo me, che ripeto non so molte cose, come invece lei sa.

 Complimenti, davvero, lei è uno di pochi che quando parla di politica si capisce.

Cordialmente

 Angelo Lessi