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Ciclone Teardo / (puntata n.38). Iniziamo la pubblicazione degli elenchi
Massoni e logge savonesi
Pagine di “storia” del 1984
I primi due rapporti giudiziari dei carabinieri al giudice istruttore
Granero
Savona – Lungo il percorso
della Teardo story, che iniziò a ottobre 1981, con le prime indagini e
deflagrò nel giugno 1983, ci siamo occupati della massoneria, dando
soprattutto la “parola” al contenuto della motivazione delle sentenze. La
sintesi era: massoneria e massoni non possono, non devono essere accomunati
tutti, senza distinzione di ruoli, nel calderone dell’illegalità. Non si può
fare di ogni erba un fascio, criminalizzare senza accertare responsabilità
penali individuali.
Fu soprattutto il giudice relatore
del collegio giudicante, Vincenzo Ferro, che scrisse le parole più esplicite
e chiare. Con un’analisi
approfondita.
Proseguendo il nostro viaggio
storico, senza pretese, da questa puntata inizieremo a riportare i passi
salienti dei rapporti giudiziari, allegati al processo, trasmessi al giudice
istruttore capo, Francantonio Granero, dai carabinieri e dalla polizia.
I verbali di interrogatorio di alcuni massoni. Documenti
riguardanti il ruolo delle logge e della massoneria, savonese,
imperiese e ligure. Con agganci nazionali, persino nell’entourage (allora)
del Quirinale e della Camera dei Deputati.
Oltre all’indagine originaria sulla
massoneria, tra le prime in Italia, dell’allora pubblico ministero Filippo
Maffeo. Con sequestri, verbali, interrogatori, perquisizioni in alcune sedi
di logge, ad opera della polizia (Bianchi e Branda).
In questo capitolo, la prima parte
dei rapporti (vedi
i due allegati…), che recano il numero 425/53 di protocollo 1983,
trasmessi in data 15 febbraio 1984 e 12 marzo 1984 (ad arresti avvenuti) nel
procedimento penale, si legge,
contro Alberto Teardo ed altri.
I due rapporti del Gruppo Carabinieri di Savona erano firmati dall’allora
ten. Col. Nicolò Bozzo, comandante, già braccio destro del generale Carlo
Alberto Dalla Chiesa.
Trattandosi di “rapporti”, non di
sentenze, avvertiamo il lettore che esso può contenere alcune piccole
imprecisioni e comunque non vuole essere un giudizio di condanna nei
confronti delle persone citate, a prescindere da quelli che saranno
successivamente le sentenze passate in giudicato (per alcuni di essi, una
netta minoranza).
In questi giorni, tra l’altro, è
stata annunciata un’iniziativa a livello nazionale per la pubblicazione di
tutti gli elenchi dei massoni italiani, molti dei quali sono già contenuti
in libri e pubblicazioni. Resta da vedere se si tratta di un documento
aggiornato. E cosa si scriverà
per quanto riguarda gli elenchi della Provincia di Savona e Imperia.
Trucioli, nelle prossime puntate, pubblicherà gli elenchi allegati
all’inchiesta. Ovvero solo documenti ufficiali.
ECCO IL CONTENTUTO PIU’
SIGNIFICATIVO DEL RAPPORTO BOZZO
Generale Nicolò Bozzo |
<La
massoneria in provincia di Savona ha radici e tradizioni profonde. Il
penultimo Gran Maestro del “Grande
Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani”, generale
Ennio Battelli, peraltro strenuo difensore di
Licio Gelli, è residente in
Andora.
La loggia
locale Sabazia, dodici anni
fa, ha celebrato il centenario della sua fondazione alla presenza
dell’allora Gran Maestro
Venerabile, Lino Salvini,
membro del Psi fiorentino e
sotto la cui “Grande Maestranza” fu costituita la
P 2.
|
Tra
Varazze, Andora, Cairo Montenotte, sono “operanti”, secondo gli
elementi informativi acquisiti da questo comando, le seguenti logge
“scoperte”, suddivise in “Obbedienze”, tutte comunque legate ad una
struttura di vertice denominata “Rito” della quale possono far parte i
maestri venerabili del 33° grado di entrambe le due confessioni…Grande
Oriente e Gran Loggia d’Italia…che hanno avuto diatribe anche
su proprietà immobiliari storiche….vedi dichiarazioni rese da
Carlo Rondoni.
Il Grande Oriente d’Italia,
con sede a Roma, a Savona è
presente con la
“XX
Settembre, piazza Saliferi 2,
che ha avuto come “maestro venerabile”,
Giuseppe Bolzoni, Mauro Testa
sindaco di Albenga…;la “Aldo Scarfi”
con Nicolò Aonzo “maestro venerabile”…;la
“Sabazia”, in via Quarda
Superiore che ha avuto tra i suoi affiliati più noti l’avvocato
Renzo Brunetti,
già segretario provinciale del Pri,
il geometra Danilo Sandigliano
consigliere comunale del
Psi ad
Albenga,
Giampiero Mentil,
avvocato, esponente del Pri
e già assessore regionale,
Aldo Ingaramo, già direttore a
Savona del nuovo
Banco Ambrosiano. La “Cheope”,
Savona, piazza Saliferi 2
con Primo Renato Levo,
maestro venerabile, Bonaventura Alessi
consigliere comunale a Savona, Emilio
Martinengo primario di cardiologia al
San Paolo,
Angelo Canepa, consigliere
provinciale. La “Priamar”,
Savona, via Quarda
Superiore, con Arnaldo Menato,
architetto, maestro venerabile.
|
|
La
“Giuseppe Mazzini”,
a Villanova d’Albenga, col
medico Giuseppe Giuliano,
maestro venerabile. La “Luigi
Pirandello”, a Villanova d’Albenga,
con Franco Puricelli,
titolare dell’Ops
(Organizzazione pubblicitaria stradale), maestro venerabile. La
“Cesare Abba” di
Cairo Montenotte, piazza Abba,
con l’imprenditore Alessandro
Stanislao Sambin, maestro venerabile. La
“Canalicum” di Cairo
Montenotte, per la quale sono in corso aggiornamenti.
|
La
Gran Loggia d’Italia, con sede a Roma, in piazza del Gesù, che
ha tra i propri affiliati anche donne, ha un
Ispettorato per la provincia di Savona
in via Pia 9.
Lelio Pedaggi è ispettore
provinciale. Nella loggia “Anton Gino
Domenichini”, di via Pia 9,
Delfino Molino è maestro
venerabile, con Gianfranco Sangalli,
assessore provinciale del Psi,
l’avvocato Umberto Ramella,
segretario provinciale del Psdi,
con Federico Bertone,
ingegnere; con Giovanni Daga,
impiegato del Comune di Savona,
con Paolo Caviglia, con Dina
Garzoglio, vedova dell’avvocato
Enzo Mazza, già presidente
della Carisa e maestro
venerabile della loggia “Mistral”
di Savona.
La Loggia
“Figli della Vittoria Italica”,
Savona, via Pia 9 con Renata De
Nicolai maestro venerabile ed esponente del
Pli,
Stelvio Imassi, consigliere
del Psi a
Savona,
Ivaldo Lorenzo, vice
presidente della Carisa;
Massimo De Domenicis che
faceva parte anche della
loggia XX Settembre;
Ettore Ghilardi che era iscritto anche alla “Silentium
ed Opus”, Angelo Nari,
ex sindaco Dc di Calizzano,
già consigliere regionale e presidente della
Carisa.
Della
loggia “Silentium ed Opus”
era maestro venerabile Lelio Pedaggi,
con Pier Guido Vivani,
avvocato e con Umberto Ramella
difensore di Gianfranco Sangalli.
Con Domenico Abrate, già
presidente Dc della
provincia, con il farmacista di Spotorno
Nicolò Citriniti, pure
esponente Dc, con
Ettore Ghilardi già iscritti
a “Figli della Vittoria
Italica”.
Loggia “Mistral”,
con sede a Savona, in via
Famagosta, poi trasferita a Genova,
Raffaele Giuffrè, maestro
venerabile ed esponente Dc, Alberto Teardo
fino al 1975, Lino Truffelli
consigliere comunale Dc a
Savona;
Giandomenico Bianco,
funzionario dell’Unione Industriali;
Augusto Accinelli,
consigliere comunale del Pli
a Varazze; Carlo Rondoni,
della direzione Provinciale delle Poste;
Stefano Clematis, funzionario
della Provincia; Mario Vagnola, console onorario di
Malta e operatore marittimo.
Loggia
“Eleuteria”, già le “Agavi”,
Giorgio Finocchio, avvocato
e maestro venerabile; Paolo Caviglia, Lorenzo
Bottino (sindaco di Finale),
Federico Casanova,
petroliere, Gaetano Brancatelli,
direttore di Finauto a
Finale; Pietro De
Rossi, già direttore della
Motorizzazione civile;
Renzo Ghiringhelli, direttore
della Carisa a
Ceriale.
Loggia
“Spartos”, già
“Le Ginestre”, di Borghetto
S. Spirito, con
Gianfranco Moreno;
Ubaldo Pastorino, consigliere
del Psi;
Roberto Roveraro, assessore
del Psi iscritto solo alle
“Ginestre”, come pure
Osvaldo Pignocca, assessore a
Loano del
Psi, lo stesso dicasi per
Brosito Bugliolo.
Loggia “Ligustica”,
già le “Acacie” di Albenga.
Giuseppe Rondoni maestro
venerabile, Angelo Mosso,
sindaco di Villanova,
Piero Rebagliati, geometra di
Antonio Fameli, Vincenzo
Papalia, già capo del personale del
Santa Corona Augusto Guglieri
dipendente del comm Carlo Pallavicini,
di Andora, suocero del
questore Arrigo Molinari;
Giancarlo Jeri, già
segretario del Comune di Albenga e poi di Taggia;
Gianfranco Sasso, ex assessore
del Psi, già iscritto solo
alle ”Acacie”, come pure
Antonio Fameli, agente
immobiliare.
Loggia
“Phoenix”, già
“Le Palme” di Loano,
Mario Condorelli maestro
Venerabile.
Loggia “Keramos”,
di Albisola Marina, che fa capo al notaio
Enzo Motta e a
Giuseppe Maria Rosso, dissidente del
Grande Oriente d’Italia.
Per la
cronaca ricordiamo di aver già dato ampio risalto all’intervista
all’avvocato Renzo Brunetti,
la sera che ha tenuto una conferenza ai giovani di “Libera” e “Rete
Lilliput”, a Savona. Intervista che aveva registrato un “record” di
lettori-navigatori.
Segue prossima puntata
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