versione stampabile Sesta
puntata – La Rapallizzazione (senza vergogna) di Verzi a Loano Consigliere delegato
alla frazione? Non vede, non sente,
non parla
Una situazione sempre più
esplosiva nonostante l’imbarazzato silenzio
Trucioli
Savonesi e Uomini Liberi, resistono al quasi totale, misterioso
silenzio de La Stampa e Il Secolo XIX
(imitati dal blog savonese Ivg, con partner e bandierine
della Provincia, di una decina di Comuni, Loano compreso, Unione
Industriali.) che ignorano sistematicamente le documentate denunce
giornalistiche di Gilberto Costanza, ex assessore comunale
indipendente. I due blog di Antonio Signorile, alimentati
solo dal volontariato, portano avanti una battaglia civile, senza che sia
finora giunta una pur piccola smentita, richiesta di rettifica. Non si
tratta di opinioni, sempre rispettabili, ma di documenti pubblici,
fotografie, “carte che cantano”. Cantieri edili. Scempi alla collina. La storia, non solo savonese, insegna che lo Stato democratico non può essere troppo a lungo latitante. A Verzi sono accaduti fatti gravi, gravissimi. Non è vero? Esagerazioni? Tutta Loano ne parla. I più scandalizzati appaiano gli addetti ai lavori proprio nell’edilizia. Non tutti, ovviamente. Parlano soprattutto i muri, le piscine di case agricole, gli agricoltori fasulli. Parlano i finanziamenti erogati dalla Comunità Europea per aziende agricole abbandonate. Incolte. Episodi da meritare, non da oggi, l’intervento della Procura della Repubblica, non nel ruolo di notaio, in attesa di eventi, ma in quello istituzionale di promuovere l’azione penale, come sancito dalla Costituzione democratica. Fatti, descritti in documenti comunali e del suo massimo organo rappresentativo, il “parlamentino”, da meritare l’interessamento della Guardia di Finanza e dell’Ufficio delle Entrate perché gli stessi atti pubblici (i compromessi di vendita sono invece da scoprire) appaiono, nella realtà dei fatti, un insulto alle regole del vivere civile, della sfacciata evasione fiscale, della truffa ai danni della Comunità Europea. Furbizie e furbastri contro le regole della civile convivenza, dell’eguaglianza di diritti e doveri. E verso i molti loanesi che le regole rispettano o hanno dovuto rispettarle. Siamo uno Stato di diritto? C’è da chiedersi perché la Provincia non si è fatta parte diligente nell’ambito dei suoi poteri e la Regione non intervenga, con almeno tre assessorati interessati. Perché il Corpo Forestale dello Stato abbia, a quanto pare, rinunciato ad ogni obbligo-dovere di sorveglianza e soprattutto prevenzione nell’ambito di leggi nazionali. Dal 1999 ad
oggi, dapprima con 10 anni del sindaco Francesco Cenere,
poi con Angelo Vaccarezza (passeranno alla storia per il
massacro del territorio ed il divario tra vani costruiti, infrastrutture,
con un sistema viario del tutto inadeguato, soprattutto in periferia,
nonostante la manna degli oneri di urbanizzazione), a Verzi
hanno rilasciato 94 Piani Aziendali di Sviluppo agricolo.
E’ targata Cenere la Variante generale al piano regolatore
“uccidi turismo di qualità” e non solo (boom di monolocali e bilocali, boom
di trasformazioni alberghiere). Sono targate Cenere le
norme attuative molto generose e benefattrici che consentono
“vergogne” alla tutela del territorio e della qualità della vita, seppur
legalizzate. Scelte politiche si dirà, varate dalla maggioranza che ha
governato a palazzo Doria. Intanto i tetti del centro storico di Loano sono
stati trasformati (vedi foto di ieri e di oggi) gruviera. Sotto l’Aurelia si
sono realizzati più nuovi vani che il numero di vecchi insediamenti. Non si
aiuta, né si incentivano i veri agricoltori, la benemerita e bistratta
agricoltura, tanto è vero che a Verzi i contadini autentici
si contano sulle dita di una mano. Gli altri “baciati” dalla fortuna chi
sono? Per merito di chi? Chi ha redatto i progetti e diretto i cantieri
miracolosi? Alcuni, in privato, asseriscono di essere rimasti vittime di “consigliori”
che consigliavano di vendere, comprare, costruire, vantando appoggi,
certezze. Il “colpo di spugna” per male che vada. A Verzi
ci sono anziani abitanti che raccontano di aver venduto boschi e fasce,
roveti, per cifre modeste. Credendo che quelle zone non sarebbero mai state
urbanizzate. Invece…Sono arrivati i marziani. I giocolieri. I
miracolati. In consiglio comunale, come documenta il preciso servizio scritto da Gilberto Costanza, è emerso anche che il Consorzio Irriguo Acqua Calda di Verzi non è più in grado di far fronte a nuovi allacci, nonostante case già ultimate. Insomma, cosa deve ancora succedere, perché sullo “scandalo Verzi” si accendano i riflettori dei controlli dello Stato, delle istituzioni? La latitanza di qualcuno? Ci scappi il morto-ammazzato? Oppure si scoprano, con le mani nella marmellata, i responsabili del saccheggio e dello sfregio alla legalità? Sui giornali è stato scritto, detto dal Comandante dei vigili urbani che <la Procura della Repubblica è da tempo informata e ci muoviamo seguendo precise direttive>. Ci sono alcune denunce in itinere. E’ puramente ridicolo di fronte alle estese dimensioni del bubbone. Se questa è la giustizia, allarghiamole braccia. Bisogna fare pubblica ammenda: <A Loano corruzione e malaffare non sono di casa. E chi viola la legge è perseguito. Chi sostiene il contrario è un visionario e di professione denigratore>. Con qualche eccezione? Al massimo va di moda un mini-malcostume (l.c.).
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Gilberto Costanza | Verbale deliberazione n. 30, seduta del 30.06.2008, alle ore 17,30, oggetto: Interpellanza presentata dal Consigliere comunale Pier Luigi PESCE in data 14.04.2008, prot. N. 12363, ad oggetto: “Acquedotto Verzi” – Alla trattazione risultano: |
Totale: 21 Presenti: 17 Assenti: 4 Partecipa alla seduta il Sig. ARALDO Dr. Piero – Segretario Generale Sotto la presidenza del Sig. GOTTI Dr. Lorenzo - Presidente del Consiglio Comunale Il Presidente invita il Consigliere Comunale Sig. Pierluigi PESCE ad illustrare e dare lettura dell’interpellanza suddetta. “Risulta allo scrivente che alle nuove costruzioni in località Verzi non venga concesso l'allaccio all'acquedotto per l'acqua potabile. (1) Il sottoscritto Consigliere Comunale INTERPELLA 1. Se nella stesura del Piano Regolatore Comunale la capacità edificatoria e il relativo peso insediativo previsto erano stati valutati in rapporto alla capacità di servizi presenti nella zona che ad oggi sembrerebbero insufficienti; (2) 2. Se, sempre nella stesura del Piano Urbanistico, erano stati presi contatti ed accordi con il Consorzio Irriguo Acqua Calda di Verzi; 3. Quale soluzione si pensa di adottare per rendere agibili le nuove costruzioni e dare quindi un servizio essenziale alle famiglie a cui è stato concesso di costruire nella zona e che potrebbero altrimenti rivalersi, anche da un punto di vista legale, nei riguardi del Comune. Inserimento all'Ordine del Giorno al prossimo Consiglio Comunale.”
*Gilberto Costanza, ex assessore comunale e già candidato per la lista civica “E’ Loano”
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