TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni Seconda puntata/La “rapallizzazione”
della frazione Verzi di Loano
Signor procuratore della Repubblica
È
questa la legalita che fa rispettare ? Una “zona
franca” per ville e nuovi agricoltori miracolati
Sequestrata, dal Noe, l’area archeologica del ponte Romano
di Gilberto Costanza
Loano -Riprendo
dalle Norme di Attuazione (NTA) della Variante Generale al P.R.G.. L’art. 27
- zone agricole “EI”: edilizia ammessa: 1)-La
zona agricola”EI” si attua a mezzo di Piano Aziendale di
approvazione della Giunta Comunale esteso alla integrale
pertinenza di almeno una Azienda Agricola.
2)-Gli indici di
fabbricabilità sono fissati in 0,03 mc/mq per la residenza e
0,03 mc/mq per gli annessi agricoli fino ad un massimo di mq.
100 di superficie lorda. Accorpamenti
1)- E’ consentito un
incremento planimetrico (accorpamento) del 15% del volume
ottenibile con l’indice qualora vengano realizzate, per più
fondi ed in forma organica e contigua e quindi in aderenza, due
o più unità. 2)-In tal caso è consentita la realizzazione della costruzione sul
confine del lotto interessato, quando è formalizzato l’accordo
fra le parti e sia definita l’area asservita.
3) In caso contrario
la costruzione deve realizzarsi ad una distanza non inferiore a
mt. 5,00 dai confini e mt. 10,00 dalle altre costruzioni.
Servizi annessi alla residenza 1)-Ogni entità realizzata sia
singola che multipla deve essere raggiungibile con strada, deve
essere servita da acquedotto, deve essere collegata con la rete
di distribuzione dell’energia elettrica e garantire lo
smaltimento delle acque nere tramite sistema di depurazione atto
a soddisfare i requisiti stabiliti dalla legge.
Asservimenti
1)-Possono essere asserviti lotti anche non contigui ma che
risultino compresi nelle sotto – zone agricole omogenee “EI”,
sino al raggiungimento di una volumetria massima complessiva di
mc. 600. Parametri ammissibili:
Distanza minima dalle strade pubbliche
mt
5,00. L’art. 28
- zone agricole “ES” per agricoltura tradizionale: norme eguali a quelle
riportate nell’art. 27 salvo il
2)-L’indice per la
residenza è fissato in 0,03 mc/mq; l’indice per gli annessi
agricoli è fissato nei termini seguenti:
·
Per aziende fino a
5.000 mq -
mq. 40
·
Per aziende fino a 10.000
mq -
mq
70
·
Per aziende oltre i 10.000
mq. - mq
100. L’art. 29
- zone agricole “EE”- edilizia ammessa: 1)-Sono
le zone agricole destinate a bosco, al prato – pascolo, o
gerbide in cui è consentita solo l’abitazione in loco per la
razionale conduzione agricola dei fondi.
2)-L’indice è fissato
in 0,03 mc/mq comprensivo degli annessi agricoli e della quota
abitative, per un massimo di 0,02 mc/mq. Quest’ultimo funziona
laddove si tratti di aree classificate ANI-MA è consentita
laddove la stessa sia connessa e funzionale ad una attività
prevalentemente zootecnica.
3)-A tal fine
dovranno sussistere le seguenti condizioni:
·
dovrà essere rilasciato parere favorevole da parte del Servizio
Agroalimentare che dovrà accertare sussistenza della dimensione
minima dell’azienda in base all’allegata tabella,
·
il
richiedente dovrà essere imprenditore a titolo principale,
·
dovrà essere prescritto il mantenimento della destinazione d’uso
agricola e l’abitazione annessa all’azienda agricola non potrà
essere alienata separatamente da quest’ultima. Tabella per
la valutazione… Le parti della zona EE incluse tra le aree
carsiche e riclassificate quali zone S sono soggette alle
particolari limitazioni introdotte dal piano del Comitato
tecnico per l’ambiente di cui alla L.R. 14/1990 (vedi voto del
CTU 753/1998 allegato al DPGR di approvazione del presente PRG). L’art. 30
– Attrezzature per agriturismo:
1)- E’ consentito il
recupero a fini agrituristici, previa approvazione da parte
della Giunta Comunale di idoneo Piano Aziendale, del volume
rimasto libero in seguito al trasferimento dall’abitazione del
coltivatore dei volumi di manufatti tecnici preesistenti
incompatibili con la residenza (stalle, magazzini, depositi,
laboratori). In tali spazi è consentito ricavare alcuni vani e
servizi destinati alla utilizzazione agrituristica, fatto salvo
l’obbligo di adeguarsi alla normativa contenuta nella Legge
Regionale n. 39/1989 e s.m.i..
2)-Vani e servizi per attività agrituristiche sono altresì
ricavabili, in abitazioni agricole utilizzate da agricoltori,
attraverso la ristrutturazione e l’ampliamento nei limiti del
30% del volume esistente anche senza l’osservanza dell’indice
territoriale. In tali due casi la concessione ad edificare è
subordinata alla stipula di una convenzione in cui vengano
fissate le destinazioni dei nuovi volumi ed i termini di
utilizzo, esclusivamente a fini agrituristici. Gli interventi
edilizi comprendono: attrezzature per il tempo libero
(spogliatoi, locali per attrezzature tecnologiche), bar,
ristoranti e le pensioni e le locande come ai sensi della L.R.
n. 11/82 e s.m.i.. (continua
nella prossima puntata).
Il rinvio si
rende necessario (ancora una volta) per non tediare il lettore
nel richiamare leggi e Norme Attuative del P.R.G.. Per chi non
l’avesse ancora letto rimandiamo i lettori all’elenco di
tutti i proprietari di azienda agricola che hanno richiesto uno
o più Piani Aziendali di sviluppo agricolo e approvati dalla
Giunta comunale di Loano,
dall’anno 1999 al giugno 2008, pubblicato nel settimanale n.
162 del 6 luglio 2008 di TRUCIOLI SAVONESI. Facciamo
anche in questa occasione riflessioni, ipotesi e domande. Analizzando
l’elenco sopra citato si evidenziano curiosi dati (probabilmente
casuali) come:
·
La
prima richiesta di approvazione di Piano Aziendale di Sviluppo
Agricolo è stata presentata il 20/05/1998 – prot. N. 13.458
dalla signora MARENGO Teresa finalizzata al miglioramento fondiario dei terreni
siti in località “Berbena” e “Costino Monte Carmelo” per
complessivi mq. 12.020, nonché alla costruzione di un edificio
agricolo sui mappali 1035 e 1036:
a) – “ACCERTATO: - che la signora
MARENGO Teresa è proprietaria dei terreni censiti al Fg. 15
con i mapp. nr. 255 – 256 – 759 -1032 – 1034 – 1035 – 1036 –
1037 – 1038 ed al Fg. 14 con i mapp. nr. 423 e 632 – mentre ha
la disponibilità dei restanti mediante contratti di affitto di
fondi rustici stipulati con i proprietari:
MARENGO Giuseppina e
VELLA Adamo Serena;”
b) – “RILEVATO: - che il Piano definisce le caratteristiche qualitative e
quantitative delle colture in atto e di quelle future, con un
beneficio fondiario medio annuo di £. 6.641.675=”;
c) – “INDIVIDUATO: -
il collegamento oggettivo-funzionale tra gli edifici da
realizzare e l’esercizio delle attività agricole previste sul
fondo in questione;” d) –
“VISTI: - gli
artt. 27 e 23 (quest’ultimo sicuramente errore di scrittura
perché doveva essere il 32- ndr) delle Norme Tecniche di
Attuazione della Variante Integrale al Piano Regolatore
Generale, approvata con D.P.G.R. n. 372 del 04/12/1998; “VISTA la Legge 8 giugno 1990 –n. 142 CON VOTI UNANIMI E FAVOREVOLI,
legalmente espressi per alzata di mano, “DELIBERA
…”. La Giunta Comunale era composta da: P.I.
CENERE Francesco (Sindaco) – RAG.
VACCAREZZA Angelo (Vice
Sindaco) – PROF. OLIVA
Pietro (Assessore) – DOTT.
BOCCHIO Gianluigi
(Assessore) – P.I.
ZACCARIA Remo (Assessore) – DOTT.
AZZARELLO
Alfredo (Assessore) –
SIG. IETRI Leandro
(Assessore). Partecipava alla seduta DR.
COLELLA Grazia
(Segretaria Generale). La prima
riflessione consiste nel notare che la domanda è stata
presentata in data 20 maggio 1998 e che la Variante Integrale al
Piano Regolatore Generale, unitamente alle Norme di Attuazione ,
è stata approvata dalla Giunta Regionale in data 4 dicembre 1998
(sei mesi dopo!).
Casualità o preveggenza? Domande:
1)-Se la richiedente era ed è residente in via Costino di
Monte Carmelo al n. 16 perché la Giunta comunale ha approvato il
Piano Aziendale di una ulteriore costruzione di un edificio
agricolo? 2)-Era
compatibile con le Norme di Attuazione dichiarare la
disponibilità di mappali mediante contratti di affitto di fondi
rustici? 3)-Da chi è abitato il nuovo edificio agricolo e se ivi residente è
coltivatore diretto? In caso contrario viene pagata l’ICI e
l’addizionale IRPEF? 4)-Sono
stati fatti i dovuti controlli ed accertamenti
da chi di dovere?
Se no: perché?
Insomma è tutto regolare?
Ovviamente sino a prova contraria è da ritenersi tutto regolare.
Siamo comunque in attesa di una cortese ed esauriente risposta! Il seguito
alla prossima puntata che, oltre ad ultimare le Norme di
attuazione col riportare l’art. 32, riprenderemo altri casi e
nomi di richiedenti Piano Aziendale di Sviluppo Agricolo che
saranno oggetto di riflessioni, ipotesi e domande. Gilberto
Costanza. Area archeologica di via Pontassi
Sottoposta a sequestro del Noe
Da alcuni
giorni l’area archeologica del Ponte Romano in Via Pontassi (al
confine con Borghetto S. Spirito) è stata sottoposta a sequestro
preventivo (art. 321 C.P.P.) per violazione delle norme di legge
previste dal D.L.VO. 22.01.2004 nr. 42 (codice dei Beni
Culturali e del Paesaggio). Il provvedimento è stato predisposto
dal Nucleo Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di
Genova del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Sono sorpresi i nostri attenti
Amministratori del Comune di Loano?
In che città vivevano e vivono? Sono
veramente convinti di amministrare per il bene dei “propri
cittadini”? Qualcuno della “Casta loanese” dovrebbe iniziare a
vergognarsi (anche per lo scempio edilizio e archeologico
avvenuto, negli ultimi decenni, nel territorio loanese)
e trarre le dovute conclusioni nei confronti dei
cittadini loanesi e anche dei numerosi turisti che frequentano
la nostra Loano! Signor
Sindaco, signori Assessori, signori Consiglieri comunali, ci
vogliono più controlli sulle costruzioni edilizie!
Anche in questo
importante settore ci
vuole più moralità e buon governo locale! C’è una
particolare e ossessiva attenzione nei confronti di
tutta la collettività,
di determinate categorie di loanesi (come i commercianti, gli
automobilisti e altre categorie che sono stati tartassati con
aumenti indiscriminati di tasse locali (
vedi addizionale IRPEF
che negl’ultimi due
anni è aumentata dal 0,2% allo 0,8%, pari ad un 300% in più
e anche servizi a domanda individuale), con nuove tecnologie e
ossessivi controlli). Al
bando gli opportunisti, gli affaristi, gli amici degli amici,
ecc.! Alcuni dicono e altri hanno scritto che io sono
polemico nei miei interventi.
Non è
così! E’ vero che muovo critiche ( con intento costruttivo!), che
faccio riflessioni, ipotesi e domande. In oggi ho fatto molte
domande e documentato tanti problemi che mi interessano
direttamente (specialmente quando sono “tartassato” dai miei
Amministratori in conseguenza di “di
chiara irresponsabilità e incapacità” nella gestione del
Comune) e che interessa
tutta la collettività loanese!
Lo scrive e lo sottoscrive il
cittadino loanese
Gilberto Costanza. |