Conti, allarme in Comune
entrate minori delle spese, nonostante una forte contrazione
Perso un milione e mezzo. L'assessore: «Continui tagli dallo Stato»
IL SECOLOXIX
IL COMUNE perde un milione e 600 mila euro nel saldo tra entrate e spese. È il dato che emerge dal rendiconto di bilancio 2007. Questo non significa che le casse siano in rosso: l'avanzo è di un milione e 470 mila euro, mentre il fondo di cassa al 31 dicembre era pari ad oltre sette milioni. Significa invece che - per far fronte a tutti gli impegni, a partire dalla salvaguardia della spesa sociale e per mantenere inalterata la pressione fiscale a fronte dei tagli dallo Stato sempre più incisivi - il Comune nel 2007 ha speso un po' di più di quanto disponesse in fatto di entrate sull'anno. Un equilibrismo tra necessità di sostenere la spesa - ma anche e soprattutto gli investimenti - e quella di far quadrare bilanci sempre più magri, senza pescare di più nelle tasche dei savonesi.
L'assessore al bilancio Luca Martino lo spiega chiaramente e senza giri di parole: «La parte corrente del bilancio del Comune è in sofferenza. Questo nonostante sia stato applicato, con successo, un grande sforzo di contenimento della spesa». Aggiunge Martino: «Di fronte al quadro a tinte fosche che arriva da Roma, dobbiamo non solo contenere la spesa, ma individuare alcuni elementi di entrata corrente stabile». Un obiettivo già perseguito nel bilancio di previsione 2008: «Abbiamo individuato due mezzi. Il primo sono le entrate provenienti dalla futura discarica, che garantirà a regime un milione di euro. L'altra voce è quella del recupero dell'evasione, in particolare l'Ici, che offre margini molto ampi».
In questo quadro difficile, Martino non nasconde le sue preoccupazioni: «L'abolizione dell'Ici sulla prima casa, sulla quale di per sè non abbiamo obiezioni, non ha ancora un quadro chiaro. Il trasferimento compensativo, in ogni caso, comunque avvenga, resterà fisso al 2007, mentre l'Ici, anche per effetto delle nuove costruzioni, ha la tendenza ad una costante crescita anche ad aliquote invariate». Ma non è tutto: «Se, come è stato anticipato, verrà bloccata l'addizionale Irpef e si faranno ulteriori tagli sui trasferimenti dallo Stato agli enti locali, non ci sarà manovra che regga: l'unica risposta sarebbe il taglio dei servizi, mettendo a rischio la spesa sociale che incide più di tutte».
Tutta diversa la partita che riguarda gli investimenti: «Da 12,6 milioni di investimenti nel 2006 - dice l'assessore - siamo passati a 18 milioni nel 2007. E nel bilancio di previsione 2008 sono addirittura 22. Un grande sforzo per investire sulla città, valorizzando il nostro patrimonio». Il Comune conta di ricavare 1,9 milioni di euro dalla vendita di una serie di immobili previsti nell'accordo con la Provincia e 6 milioni dalla cessione della propria parte nella futura operazione San Paolo: «Nonostante le difficoltà, non vendiamo per fare cassa, per fare quadrare il bilancio, ma per investire su opere fondamentali per la città».
Addentrandosi in qualche numero, si può sottolineare che il conto economico della gestione è in perdita per 2,5 milioni. Un dato, tuttavia, a doppia lettura: gli stessi revisori dei conti hanno sottolineato che depurato degli oneri straordinari (sui quali hanno gravato, tra il resto, 1 milione 780 mila euro per perdite di esercizio di Ata e Ips), il risultato economico è positivo: 377 mila euro, con un miglioramento di oltre 550 mila euro rispetto all'esercizio precedente. Quanto alle società partecipate, hanno assorbito nel 2007 oltre 14 milioni di euro (di cui 517 mila per ripianamento perdite): 10,6 milioni Ata, 800 mila Acts, 758 mila il Consorzio depurazione, 2 milioni Ecosavona, 4,2 milioni Ips, 183 mila Spes. Si noti, quanto alla spesa, che dal 2005 al 2007 questa è stata contenuta di oltre 5 milioni di euro: uno sforzo davvero enorme, anche se - come abbiamo visto - ancora non sufficiente a fronte dei progressivi tagli e a una diminuzione delle entrate, rispetto allo stesso 2005, di quasi 8 milioni. Cifre che spiegano da sole le difficoltà degli enti locali.
Qualche altro numero che illustra dove sono aumentate le spese: 217 mila in più rispetto al 2006 per le indennità istituzionali. 698 in più per lo smaltimento rifiuti (dovuto alla chiusura di Cima Montà. Maggiore spesa a fronte della quale non è stata comunque aumentata la Tarsu). Se queste non sono voci positive, può essere diversa la valutazione sugli altri settori che hanno visto incrementare la spesa: 316 mila in più rispetto al 2006 per le mense scolastiche, 190 mila per il turismo e cultura, 130 mila per l'assistenza sociale.
Antonella Granero
granero@ilsecoloxix.it