versione stampabile

I PROBLEMI SOCIALI
DEL FUTURO

DECIMA PUNTATA

L' ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA IN PSICHIATRIA 

 


                       Pratozanino
Nel lungo e disarticolato dibattito dello scorso anno, che ha avuto come prevalente baricentro del suo interesse la RIFORMA DEL SISTEMA OSPEDALIERO LIGURE,  non abbiamo mai visto fare un cenno al tema dell' Assistenza Psichiatrica; per essere più precisi, abbiamo sentito parlare di Psichiatria, soltanto nell' ipotesi (diventata, nel frattempo, fatto concreto) della trasformazione in Residenze di Lusso degli Ex-Manicomi di Quarto e di Pratozanino, situato sulle alture di Cogoleto
Non  a caso, abbiamo appreso, dai quotidiani locali, dello straordinario interesse del raggruppamento di imprese, che porta il nome di "Scenari Liguri Size 2", per l' acquisto degli immobili ex-ASL, messi in vendita dalla Regione.

Addirittura, il Rappresentante del complesso immobiliare sopra citato, Giovanni  Melioli, ha testualmente dichiarato:

"Quella di Quarto è un' area magnifica ed accessibile; il suo futuro sarà per noi, soprattutto, quello di ricavarne Residenze di Pregio.

Ovviamente, bisognerà far dimenticare, in qualche modo, la destinazione precedente dell' edificio, ma senza stravolgerne la splendida cornice architettonica. Ma rimaniamo aperti ad ogni discorso, perchè si potrebbe pensare anche di realizzare là Case di Riposo e Strutture Mediche Private di altro tipo"

Venendo a trattare l'argomento dell' Ex- manicomio di Cogoleto, lo stesso Giovanni Melioli (nell' ipotesi, avanzata, da tempo, dalla Regione Liguria, rivolta alla creazione di un Parco Tecnologico, con annesse Strutture dedicate alla Ricerca Scientifica) ha così aggiunto:

 "Nulla in contrario, a patto che il bilancio, tra costi e ricavi, rimanga a nostro favore, perchè è per questo che siamo entrati in gioco.

E' su operazioni come queste che ci troviamo a nostro agio.

E ci siamo accorti di volerlo fare proprio in Liguria, dopo un' attenta valutazione di mercato. In base ai nostri studi, l' Area Ligure, per motivi di naturale attrazione, climatici e risorse, risulta  potenzialmente in grado di assorbire interventi di alta qualità e tecnologia."

Ma, a questo particolare interesse dei grandi gruppi immobiliaristi, va aggiunta la prospettiva regionale di consegnare Ex-Ambulatori ed Istituti di Proprietà Pubblica a potenti multinazionali che operano nel Settore della Sanità ed, in particolare negli ambiti della Chirurgia Estetica e della Cardio-Chirurgia, al fine di creare Strutture Sanitarie, altamente sofisticate, ma di esclusivo interesse privato.

Qualche attento lettore di "Trucioli savonesi", venendo a concentrare la propria attenzione sull' Area dell' Ex-Manicomio di Pratozanino (Cogoleto), potrà obiettare che le considerazioni svolte dal Signor Giovanni Melioli sono di parte e, di conseguenza, non rispecchiano fedelmente le prospettive della futura situazione; in effetti, però, qualche legittima preoccupazione rimane perchè, se è pur vero che su quell' area esistono già attualmente i Due Terzi delle Volumetrie, rimangono pur sempre utilizzabili, a fini neo-edificatori, circa 90.000 metri quadrati di superficie, che, secondo le stesse indicazioni degli Uffici della Pianificazione Territoriale della Regione Liguria, dovrebbero essere così suddivisi:

  •  54.800 metri quadrati a basso impatto
  •    6.500    "           "      ad uso turistico ricettivo
  •    8.000     "          "      di zona ricettiva
  •  14.500    "           "      di zona neo-residenziale
  •    5.500     "          "      ad uso misto

 

 - Sorge, a questo punto, una spontanea ed immediata DOMANDA:

QUALI VANTAGGI DERIVERANNO AGLI AMMALATI DI MENTE ED ALLE LORO FAMIGLIE DA QUESTE STRAORDINARIE OPERAZIONI IMMOBILIARI?

Cercherò, attraverso questo mio articolo, di ipotizzare alcuni interventi necessari per rispondere, almeno in parte, a questo fondamentale quesito, partendo, tuttavia, da
DUE FONDAMENTALI CONSTATAZIONI:

1) Nel Novembre 2006, si è tenuta, sul PRIAMAR, la X° Riunione Scientifica Annuale della SIEP (Società Scientifica di Epidemiologia Psichiatrica), avente per titolo: "LINEE GUIDA E LINEE D' OMBRA DI SALUTE MENTALE".

Illustrando, alla stampa, la ragione d'essere di quella Riunione, il Dottor Antonio Maria Ferro (Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell' ASL2) ebbe a dichiarare:

"Sono poco più di 2.000 le persone che abbiamo in cura, con una certa continuità e questo, in rapporto ai 250.000 residenti della provincia, è un Dato Significativo.
Parliamo, ovviamente, di ogni tipo di disturbo, dalla Depressione agli Attacchi di Panico fino alla Schizofrenia vera e propria.

Patologie che sono in crescita un po' ovunque, anche se questo è dovuto, in parte, al fatto che, dopo la chiusura dei manicomi, abbiamo un quadro più completo della situazione: possiamo, oggi, dire che i dati sulla schizofrenia sono sostanzialmente invariati; sono, invece, in aumento le patologie a carico dei giovani, i disturbi dell' alimentazione (bulimia e, soprattutto, anoressia), le fratture psichiche, la depressione."

Ed Egli così concludeva:

" Un tempo, i malati venivano considerati incurabili e destinati a trascorrere lunghi anni in Manicomio.

Trent'anni dopo la Legge sulla Riforma del 1978, possiamo valutare positivamente i principi che l' hanno ispirata.

Abbiamo strutture territoriali efficienti e modelli di cura integrati (psicologici, sociali e farmacologici) che anno migliorato l' esito di queste malattie"


"Il Manicomio di Genova Quarto."

2) Dalle illuminanti parole di Antonio Maria Ferro nasce, spontanea, la Seconda Fondamentale CONSTATAZIONE, vale a dire: IL POSITIVO GIUDIZIO SULLE ATTUALI NORME LEGISLATIVE IN TEMA DI ASSISTENZA PSICHIATRICA.

Desidero semplicemente ricordare che la Legge 180 del

1978 (diventata, nel 1979, parte integrante della Legge 833 di Riforma Sanitaria) era ed è tuttora basata su un PRINCIPIO ETICO DI ECCEZIONALE RILIEVO, mirabilmente sintetizzato da Franco Basaglia con queste parole:

"IL PROBLEMA DELLA MALATTIA MENTALE RIMARRA' INSOLUTO FINCHE' NON VERRA' RICONOSCIUTA E AFFERMATA PER TUTTI, MALATI E SANI, LA DIGNITA' CHE SPETTA, SEMPLICEMENTE A UN UOMO".

Partendo da questo fondamentale principio, Bruno Orsini (Relatore alla Camera dei Deputati della Legge 180), in un Articolo Giornalistico, comparso sul "SecoloXIX" in data 6 marzo 2006, ha fatto mirabilmente osservare che "SUL PROBLEMA MANICOMI", L' EUROPA HA SCOPERTO L' ITALIA"

Infatti, qualche mese dopo (6 Settembre 2006), il Parlamento Europeo ha approvato il "LIBRO VERDE SULLA SALUTE MENTALE", che ricalca linee ed indirizzi della Legge Italiana, la quale sta  compiendo, ormai, i primi Trenta Anni della sua vita!

Ma, io desidero sottolineare, ancora, altri due importanti dettagli, dedicandoli, in particolare, agli Amministratori Locali ed a tutti coloro che, in questi passati mesi, hanno continuato a dissertare (e, soprattutto, a polemizzare) unicamente sul ruolo totalizzante degli Ospedali in tema di Assistenza Sanitaria.

Ebbene: in contrapposizione a questo antiquato concetto, la Legge 180 ha fondato i suoi presupposti attuativi sul TERRITORIO DIVENTATO ALTERNATIVO AL MANICOMIO e, soprattutto, ha dato concreta realizzazione al PRINCIPIO DELL' INTEGRAZIONE TRA SERVIZI SANITARI E SERVIZI SOCIALI favorendo, nello spirito di questa logica, il REINSERIMENTO DEI MALATI NELLA VITA QUOTIDIANA.

- E', tuttavia, indubbio che l' esperienza di ogni giorno ha messo in evidenza Limiti e Zone d' Ombra di questa Legge.

Ad esempio: l' ARAP (Associazione per la Riforma dell' Assistenza Psichiatrica), costituita, principalmente, da familiari dei malati, ha evidenziato l' attuale esistenza di numerosi e gravi problemi, soprattutto quelli legati alla Diagnosi ed alla Cura di quei Malati, che non accettano di curarsi volontariamente ed, inoltre, la scarsa considerazione rivolta all' esistenza di malati mentali "cronici", dal momento che la Legge vigente prevede ricoveri coatti (i cosiddetti TSO - Trattamenti Sanitari Obbligatori) soltanto di breve durata (sette giorni). Inoltre, l' ARAP ha chiesto, da anni, l' istituzione di un Pronto Soccorso Psichiatrico e la configurazione di responsabilità civili e penali per quegli psichiatri che dimettono gli psicotici gravi e pericolosi ed, infine,  l'inserimento del concetto di Obbligo Terapeutico per quei pazienti che non si vogliono curare e, per questa ragione, possono diventare pericolosi per sè e per gli altri.

Penso che queste richieste vadano prese nella dovuta considerazione e che la 180 possa essere integrata e modificata, avendo ben presente il concetto che ogni Legge, pur fondandosi su principi e valori ben determinati, non è, tuttavia, un Tabù o un Libro Sacro e , come tale, possa essere sottoposta ad un sereno e costruttivo dibattito ed alle eventuali e conseguenti correzioni o integrazioni.

- Rimango, tuttavia, profondamente convinto che il difetto fondamentale  dell' attuale situazione assistenziale psichiatrica non risieda tanto nelle carenze normative, quanto, invece, nel deficit, in molte Regioni della nostra Italia, di adeguati servizi territoriali; siamo carenti, in effetti, di Presidi Residenziali e Semiresidenziali per la cura, la riabilitazione e l' inserimento dei portatori di disturbi anche di lungo periodo; mi riferisco, in particolare a:

  • Centri diurni e Centri notturni;
  • Comunità Alloggio, Alloggi assistiti, Assistenza Domiciliare;
  • Centri di vita associativa ed addestramento professionale.

 Ed ecco, allora, la RISPOSTA ALLA DOMANDA INIZIALE di questo Articolo: occorre che almeno una parte dei ricavi ottenuti dalla vendita delle strutture manicomiali (o, ad esse, collegate) venga riconvertita a favore della creazione di questi innovativi servizi territoriali ed al sostegno (anche economico) degli ammalati di mente e delle loro famiglie e non già ad esclusivo vantaggio di pochi danarosi privilegiati; soltanto attraverso il percorso di questa strada, potremo assicurare l' auspicata dignità a questi esseri umani.

3 Gennaio 2008                                                                                ALDO PASTORE